Matteo Piloni/ Maggio 21, 2019/ Comunicati stampa, Rassegna stampa/ 0 comments

Anche questa settimana è iniziata con ritardi sulle nostre linee, ma dalla Regione “stiamo lavorando bene”.

Almeno così ha dichiarato l’assessore al quotidiano La Provincia lo scorso sabato (vedi foto). Al di là del fatto che è sempre meglio evitare i complimenti da sè (e in merito al sistema ferroviario regionale suggerisco di evitarlo del tutto!), vorrei tranquillizzare l’assessore Terzi che, se così fosse, sarei il primo ad essere contento e a riconoscerlo, come ho fatto in altre occasioni di fronte alla soluzione vera dei problemi. Purtroppo però sulle nostre linee ferroviarie la Regione non sta lavorando bene, e lo dimostrano i continui ritardi e soppressioni che, nonostante il taglio dei terni, continuano ad esserci quasi quotidianamente.

Su una cosa siamo d’accordo: nessuno regala treni alle Regioni. Ed è vero.

Ma è altrettanto vero, come anche l’assessore Terzi ha dichiarato, che la nostra Regione poteva avere treni nuovi già da un anno, così come li hanno avuti le altre regioni. Regione Lombardia non lo ha fatto per ragioni di bilancio, e hanno deciso invece di acquistare “da soli” 15 treni nuovi, e quindi spendere altri soldi, oltre alle decine di milioni che già la Regione spende per tenere in piedi Trenord in un rapporto che ha dimostrato in questi anni di non funzionare.

Un rapporto che costa alla Regione, e quindi ai lombardi, 400 milioni di euro all’anno a fronte di un servizio che non funziona e a dimostrarlo sono i 26 milioni di euro che nel 2018 Trenord ha restituito alla Regione per non aver rispettato i termini del contratto di servizio.
400 milioni che adesso la Regione ha deciso di aumentare con l’acquisto di altri treni che poteva ottenere in altro modo.

Come ho già detto, le nostre linee ferroviarie vivono una situazione emergenziale che deve essere affrontata con la dovuta determinazione. Si tratta di linee che necessitano di assoluta priorità rispetto a quelle del resto della Regione, e hanno bisogno di risposte concrete.

Quando i treni nuovi arriveranno ( i famosi 161, di cui 31 bloccati al Tar!) ci aspettiamo che vengano messi su queste tratte che necessitano anche di interventi infrastrutturali, in capo a Rfi, che la Regione ha il dovere di sollecitare e anticipare rispetto ai tempi che il piano prevede, e mi riferisco alla Mantova-Codogno, alla Parma Brescia e alla Cremona-Treviglio. Lavori che comprendano l’abbattimento dei passaggi a livello e il progetto del treno diretto verso Milano.

Ci attendiamo risposte concrete e non smetterò di sollecitare la Regione a fare quanto è nei suoi doveri.

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