


Dieci giorni per le deroghe del deflusso minimo vitale sono troppi, ormai non c’è più tempo e i nostri coltivatori stanno per gettare la spugna, domani scadono, inoltre, i termini per le quote che le aziende agricole devono ai consorzi e le coltivazioni sono già compromesse. La Regione deve essere più tempestiva, bisogna cercare di salvare il salvabile e non arrendersi, sperando nella pioggia. Non è ammissibile.
L’ho detto questa mattina in consiglio regionale dopo aver ascoltato l’assessore agli Enti locali, montagna e piccoli comuni Massimo Sertori che questa mattina in aula ha risposto a una sua interrogazione a risposta immediata sulla crisi idrica, spiegando i contenuti della delibera appena approvata e ammettendo che non ci sono molte altre soluzioni possibili.
La Regione Lombardia si è mossa in ritardo e le sue ultime iniziative, compresa la delibera della scorsa settimana, è evidente che non possono essere sufficienti. Le risposte devono essere molto più tempestive, fissiamo subito gli incontri in commissione Agricoltura per fare il punto con i consorzi e i concessionari delle grandi derivazioni idroelettriche.