Sostenere i distretti territoriali del commercio e rifinanziare il Bando Imprese Storiche verso il Futuro per le prossime annualità. È quanto ho chiesto alla giunta regionale attraverso due emendamenti al bilancio.
La giunta regionale di Fontana e Guidesi ha azzerato i contributi per i distretti del commercio e le attività storiche. Si tratta di un errore grave, che avrà un impatto negativo su una realtà economica fondamentale per i nostri territori. Su queste realtà, infatti, enti locali e associazioni stanno lavorando e investendo con grande impegno.
La Lombardia sta già rallentando economicamente e questa miope decisione non farà che peggiorare la situazione.
Saranno garantite le risorse per i distretti del commercio e le imprese storiche, ma non quelle per finanziare gli interventi di manutenzione per il fiume Po e nemmeno quelle per la casa di comunità in via Trento e Trieste.
Questi sono i primi riscontri alle mie proposte sul bilancio di Regione Lombardia
Dopo che la Regione non aveva stanziato risorse a bilancio, scelta che già evidenzia il limitato interesse della giunta lombarda verso queste importanti realtà, e grazie alla presentazione di un mio emendamento, la maggioranza ha messo una pezza approvando la richiesta di trovare i fondi per sostenere i distretti del commercio e alle attività storiche. Per ora si tratta di un primo passo, un impegno che vincola la giunta, ma continueremo a vigilare affinché agli impegni seguano i fatti concreti.
Notizie pessime, invece, per il nostro ecosistema e la sanità territoriale. La destra ha infatti bocciato la mia proposta di garantire le risorse necessarie ad Aipo per gli interventi di manutenzione, sicurezza e fruizione del Po.
Mi spiace aver dovuto registrare il voto contrario del collega Marcello Ventura che dovrà spiegare questa scelta ai suoi concittadini. Per quanto mi riguarda, continuerò a insistere nei prossimi mesi affinché la Regione garantisca le risorse necessarie per questi interventi fondamentali.
È stata inoltre bocciata la richiesta di finanziare la casa di comunità in via Trento e Trieste, a Cremona, esclusa dalla giunta lombarda dai finanziamenti del PNRR e attualmente priva di copertura finanziaria.
Una decisione inspiegabile, aggravata dal voto contrario dei colleghi cremonesi, su una questione che deve invece essere una priorità per Cremona, nel preoccupante scenario della sanità lombarda. Ricordo infatti che la previsione della casa di comunità in viale Trento e Trieste era prima stata inserita nei progetti finanziati dal Pnrr e in un secondo tempo invece tolta dalla giunta regionale e rimasta ad oggi senza alcuna risorsa garantita.


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