Matteo Piloni/ Gennaio 15, 2025/ La settimana in Consiglio, Racconti dal Pirellone/ 0 comments

QUI 👇ALCUNI NUMERI.

Oggi in Lombardia solo 7 case di comunità rispettano tutti i criteri minimi previsti dal decreto ministeriale n. 77.

Lo evidenzia il monitoraggio Agenas sullo stato delle case di comunità in Lombardia nel secondo semestre 2024, distribuito ieri in Consiglio regionale dall’assessore Bertolaso durante la risposta ad una nostra interrogazione.

Si tratta delle case di comunità di Saronno (VA), Borgo Palazzo a Bergamo, Sant’Omobono Terme (BG), Zogno (BG), Villa d’Almè (BG), Varese e Arcisate (VA).

Significa che nessuna delle case di comunità in provincia di Cremona, ad oggi, rispetta i criteri minimi.

Sempre secondo il monitoraggio, meno di 3 case di comunità su 10 sono aperte 24 ore al giorno 7 giorni su 7. Il 90% risulta sprovvisto di pediatra e l’84% non garantisce la presenza di un infermiere per l’intera giornata, 12 ore al giorno 7 giorni su 7. E stiamo parlando solo delle 130 strutture ad oggi realizzate, molte meno delle 216 previste dall’iniziale programmazione.

Sono numeri che dicono molto e rappresentano il fallimento della Regione.

Dopo tre anni dall’approvazione della legge regionale (dicembre 2021) le case di comunità a pieno regime e con i requisiti minimi sono solo sette.

Lo abbiamo sempre detto che sono scatole vuote, ma la realtà è anche più dura delle parole.

È incredibile che delle 216 case di comunità previste all’inizio ne siano in programma solo 187 e che ad oggi ne siano state realizzate solo 130, ma il peggio è che pochissime sono aperte realmente giorno e notte per l’intera settimana e pochissime hanno il pediatra o la continuità assistenziale, pochissime hanno un infermiere sempre presente durante la giornata.

E tra quelle ancora da realizzare – oltre a quella prevista a Castelleone – c’è la casa di comunità di Cremona in viale Trento Trieste, stralciata dall’elenco dei finanziamenti del PNRR. Su questa – così come sulle altre stralciare- Bertolaso ha garantito le risorse regionali, ma ad oggi non abbiamo ulteriori riscontri.

Certo, il problema di carenza di personale non è solo “lombardo”, ma solo 7 case su 216 si!

E lo è soprattutto per il fatto che la mancanza di case di comunità complete e funzionanti è la ragione per cui i pronto soccorso sono ancora perennemente intasati e le persone non sanno dove andare a farsi curare se non in ospedale, allungando anche le liste d’attesa.

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