Matteo Piloni/ Aprile 30, 2025/ La settimana in Consiglio/ 0 comments

Nelle giornate dedicate alla sicurezza sul lavoro, a pochi giorni dalla festa del lavoro e dei lavoratori, l’ennesima vittima sul lavoro. Stavolta, ancora una volta, in provincia di Cremona, a Soresina. Una provincia, la nostra, che registra un rischio più alto rispetto alla media nazionale nei primi mesi del 2025.

Se non è un’emergenza questa, cos’altro dovrebbe esserlo?

Dietro i freddi numeri ci sono persone, famiglie, imprese. E a queste la politica ha il dovere di dare risposte per fermare questa strage silenziosa.

La sicurezza sul lavoro è un diritto, e come tale va garantito. Dalle Istituzioni tutte, a partire dal Governo. Che sembra non occuparsene.

Bisogna investire sulla formazione continua e non lasciare sole le realtà che, anche sul nostro territorio, lavorano per una cultura della sicurezza. Dobbiamo rilanciare non solo generici patti per il lavoro, ma puntare su “patti” specifici sulla qualità del lavoro, mettendo insieme istituzioni, parti sindacali e parti datoriali.

Vogliamo che chi punta sulla sicurezza nei luoghi di lavoro sia premiato. Non solo controlli, che sono necessari, ma soprattutto premialità e incentivi. Ed è a questo proposito che come gruppo PD in Regione stiamo per depositare un progetto di legge, a mia prima firma, che va proprio in questa direzione, proponendo un “bollino di qualità” destinato a garantire incentivi alle imprese che fanno della qualità sul lavoro un obiettivo fondamentale.

Per pretendere che la giunta regionale faccia la sua parte. Quella stessa giunta che, ad oggi, non ha ancora messo a terra le risorse che avevamo chiesto e ottenuto a bilancio lo scorso dicembre, ottenendo l’impegno a stanziare un fondo di tre milioni per tre anni per potenziare le politiche a tutela della salute dei lavoratori. Fondi che risultano ancora inutilizzati e che riteniamo inaccettabile.

Se non è un’emergenza questa, cos’altro dovrebbe esserlo? Dietro i freddi numeri ci sono persone, famiglie, imprese. E a queste la politica ha il dovere di dare risposte per fermare questa strage silenziosa.

La sicurezza sul lavoro è un diritto, e come tale va garantito. Dalle Istituzioni tutte, a partire dal Governo. Che sembra non occuparsene.

Bisogna investire sulla formazione continua e non lasciare sole le realtà che, anche sul nostro territorio, lavorano per una cultura della sicurezza. Dobbiamo rilanciare non solo generici patti per il lavoro, ma puntare su “patti” specifici sulla qualità del lavoro, mettendo insieme istituzioni, parti sindacali e parti datoriali.

Vogliamo che chi punta sulla sicurezza nei luoghi di lavoro sia premiato. Non solo controlli, che sono necessari, ma soprattutto premialità e incentivi. Ed è a questo proposito che come gruppo PD in Regione stiamo per depositare un progetto di legge che va proprio in questa direzione, proponendo un “bollino di qualità” destinato a garantire incentivi alle imprese che fanno della qualità sul lavoro un obiettivo fondamentale.

Per pretendere che la giunta regionale faccia la sua parte. Quella stessa giunta che, ad oggi, non ha ancora messo a terra le risorse che avevamo chiesto e ottenuto a bilancio lo scorso dicembre, ottenendo l’impegno a stanziare un fondo di tre milioni per tre anni per potenziare le politiche a tutela della salute dei lavoratori. Fondi che risultano ancora inutilizzati. Ed è inaccettabile!

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