Nella nostra regione ci sono migliaia di persone che, pur lavorando, hanno redditi talmente esigui da non superare nemmeno la soglia degli 8.500 euro annui. Si tratta di cittadini che, secondo le norme per l’iscrizione ai Centri per l’impiego, rientrano nei parametri di disoccupazione, ma che oggi non hanno diritto alle esenzioni sanitarie previste per i disoccupati.
Per questo ho proposto a Bertolaso, attraverso una interrogazione, di rivedere i criteri di accesso all’esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria, estendendoli anche a lavoratrici e lavoratori con contratti saltuari o part-time e con redditi molto bassi.