Matteo Piloni/ Settembre 8, 2018/ La settimana in Consiglio/ 0 comments

Quanto messo in scena dal Ministro Salvini, segretario della Lega, in merito all’avviso di garanzia ricevuto per “sequestro di persona” non ha precedenti. In un Paese democratico le regole si rispettano. Non si fa ciò che si vuole. Altrimenti non è Democrazia. È un’altra cosa. Scagliarsi contro i magistrati con toni eversivi, è un film già visto che non ha fatto bene al Paese, e non ne farà. Un Ministro, un rappresentante delle Istituzioni, non può fare ciò che vuole. E il fatto che uno sia eletto non cambia le cose. Il fatto di essere eletto non pone al di sopra delle leggi.
Questo è l’ennesimo episodio, forse tra i più gravi, che dimostra quanto sta accadendo in Italia e in Europa. C’è il rischio di una deriva sovranista che ci riporterà al passato. Di questo dovremmo renderci conto e parlarne. Ma soprattutto contro questo pericolo dovremmo costruire e proporre una nuova alternativa democratica e progressista. Per questi motivi il prossimo 30 settembre scenderò anche io, come spero molti, in piazza.
Perchè se i ponti crollano e i muri si alzano, significa che è un brutto momento.
E mi piacerebbe vedere anche tanti costituzionalisti, sindacati, imprenditori, professionisti, uomini e donne di cultura, lavoratori. Ma soprattutto tanti cittadini.
Matteo Piloni
Consigliere regionale PD
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