Matteo Piloni/ Settembre 29, 2018/ Comunicati stampa, Documenti, La settimana in Consiglio, Politica del territorio e sul territorio, Racconti dal Pirellone, Rassegna stampa/ 0 comments

Giovedì sera il Governo ha approvato la sua prima manovra economica.
Per finanziare reddito di cittadinanza e flat tax, promesse in campagna elettorale, hanno scelto di diminuire le detrazioni fiscali sulle spese sanitarie, sui mutui della prima casa e le spese universitarie dei figli.
Scelte legittime, che però non condivido. Avrebbero potuto scegliere di investire sui giovani, incrementare il reddito di inclusione, puntare sull’innovazione tecnologica e sullo sviluppo sostenibile. Hanno invece deciso di abbassare le tasse ai ricchi e attuare un condono fiscale.
Ma c’è anche un’altra scelta che hanno fatto: quella di togliere soldi alle periferie delle nostre città.
In Lombardia hanno tolto 60 milioni di euro destinati alle periferie: 18 milioni a Milano, 18 milioni a Varese, 11 milioni a Sondrio, 7,6 milioni a Pavia, 1 milione a Monza e 7 milioni alla nostra Cremona.
Soldi che sarebbe stati utilizzati per finanziare interventi di riqualificazione di alcuni quartieri, tra cui quello di San Felice.
E tutto ciò nel silenzio del presidente della regione Attilio Fontana, che non vuole disturbare il manovratore e nel silenzio, forse ancora più assordante, dei rappresentanti cremonesi di Lega e Cinque stelle.
Ma non è finita qui. Mentre il Governo discuteva sul documento poi approvato nella serata di giovedì scorso, il consiglio comunale di Cremona discuteva la proposta del Sindaco Galimberti che chiedeva al consiglio comunale di esprimersi per chiedere al Governo di mantenere questi soldi.
Purtroppo, gli esponenti di Lega e Forza Italia hanno votato contro (M5S stelle non pervenuto).
Non si chiedeva un voto contro il Governo, ma un voto a favore dei cremonesi e di un progetto di riqualificazione di un intero quartiere. Hanno scelto di votare contro i cremonesi. A me hanno insegnato che vengono prima gli interessi dei cittadini e della propria città.
Evidentemente, non è così per loro.
 
Matteo Piloni
consigliere regionale PD
 
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