Matteo Piloni/ Ottobre 23, 2018/ Comunicati stampa, Documenti, La settimana in Consiglio, Politica del territorio e sul territorio, Racconti dal Pirellone, Rassegna stampa/ 0 comments

PILONI (PD): NEL NOSTRO TERRITORIO MOLTE QUESTIONI APERTE, ORA SI PROCEDA CON METODO E COSTANZA

Nasce oggi su iniziativa del Pd l’unità di missione “Lombardia Sicura” per il monitoraggio e la regia delle criticità di ponti e strade in Lombardia. La risoluzione votata oggi in Consiglio regionale all’unanimità è, infatti, l’esito di una elaborazione condivisa nata da una mozione presentata in Aula dai consiglieri democratici, tra i firmatari il consigliere Matteo Piloni, lo scorso 11 di settembre.

L’unità di missione sarà una struttura tecnica e farà da cabina di regia per gli interventi di censimento e monitoraggio dello stato dei manufatti, di definizione di un archivio centralizzato di opere e necessità di intervento, di stilare una graduatoria delle priorità e di predisporre un piano finanziario ad hoc. Per ogni manufatto l’unità di missione promuoverà la realizzazione di un fascicolo contenente tutti i dati necessari alla manutenzione e gli interventi apportati nel tempo.

“Siamo arrivati a questo testo condiviso dopo qualche settimana di lavoro – spiega il consigliere dem -. Con l’unità di missione si potrà procedere con metodo e costanza, per prevenire ed evitare nuovi eventi drammatici, ma anche chiusure improvvise di strade e ponti. il Governo poi dovrà mettere le risorse, insieme alla Regione e agli enti concessionari. Dopo il crollo del ponte di Genova il ministro Toninelli ha chiesto con gran clamore una lista di criticità: la Regione gli ha mandato un elenco di duecentosettanta interventi necessari e da allora non è successo assolutamente nulla. La sicurezza si fa con i fatti, non con annunci roboanti”.

In provincia di Cremona, poi, le questioni aperte sono molte – ricorda Piloni – dalla situazione dei treni al raddoppio della Paullese, dal ponte di Spino all’avvio dell’iter per il nuovo ponte di Casalmaggiore, al raddoppio delle tratte ferroviarie da Cremona a Mantova e Olmeneta”.

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