Matteo Piloni/ Gennaio 7, 2019/ Comunicati stampa, Politica del territorio e sul territorio, Rassegna stampa/ 0 comments

Mattinata a Sergnano, insieme ad alcuni amici, tra cui il consigliere comunale Mauro Giroletti, l’ex consigliere regionale Agostino Alloni e l’ex assessore all’ambiente Cesare Pavesi, che mi hanno accompagnato a vedere le aree dove sono stati realizzati gli impianti di stoccaggio e pompaggio di gas della Snam-Stogit.
La cosa che più balza agli occhi è come, in questi anni, le aree intorno agli impianti siano totalmente abbandonate e precluse. Si parla di migliaia di metri quadrati.
Il territorio del comune di Sergnano è di circa 12 kmq. L’area degli impianti ne occupa almeno 2!
Ormai gli impianti ci sono, ma è urgente lavorare per recuperare il territorio dal punto di vista ambientale e urbanistico. Come?
Innanzitutto a Sergnano non si deve più costruire su nuove aree. Ci sono decine di abitazioni nuove ancora invendute. E poi, lavorare per utilizzare i terreni intorno agli impianti di proprietà della Snam-Stogit, che sono abbandonati. Ad esempio, perchè non darli in gestione a aziende/cooperative/associazioni che si occupano di agricoltura sociale e inserimento lavorativo di fasce deboli?
E’ una proposta che farò al Sindaco che mi ha già chiesto un incontro per parlare delle questioni che riguardano la Stogit.
Sono anche stato a vedere l’ ex discarica, vicino al santuario del Binengo. Dopo 20 anni, è ancora lì. Per questo, con il collega Marco Degli Angeli, abbiamo presentato un emendamento in Regione, che è stato bocciato, per chiedere un contributo sulla bonifica. Bisogna tornarci sopra, coinvolgendo anche il Parco del Serio.

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