Matteo Piloni/ Febbraio 21, 2019/ Comunicati stampa, Documenti, Racconti dal Pirellone, Rassegna stampa/ 0 comments

La Dote musica come assoluta novità, più soldi agli ecomusei, biblioteche maggiormente valorizzate, valorizzare le celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci. Queste, in sintesi, le principali osservazioni presentate dal Gruppo regionale del Pd e accolte dalla commissione Cultura, al Programma operativo annuale per la cultura 2019, votato stamattina.

“Nonostante questa apertura verso le nostre richieste, ci siamo astenuti perché sul piano dei finanziamenti appostati a bilancio, il comparto della cultura risulta ancora residuale. Insomma, per noi serve uno sforzo maggiore e il nostro voto ha voluto sottolineare proprio questo aspetto”, commentano i consiglieri regionali del Pd, al termine della seduta.

“Nel dettaglio, la maggiore novità è quella della misura della Dote musica – fa sapere Matteo Piloni – avevamo già presentato un emendamento in questo senso nel bilancio di dicembre e l’obiettivo è quello di sostenere la formazione e l’apprendimento musicale con contributi a favore delle famiglie meno abbienti per gli studenti fra i 6 e i 19 anni. Potranno così frequentare corsi musicali organizzati da bande, orchestre, associazioni musicali, istituti e scuole di musica, sia comunali che privati, e conservatori che hanno sede in Lombardia”.

“Nel Programma 2019 si ‘ripescano’ anche i dimenticati ecomusei che da anni non ricevono finanziamenti. Con la nostra osservazione accolta, abbiamo chiesto che ci siano modalità di intervento dedicate a queste realtà e un occhio di riguardo nella revisione dei nuovi criteri per i musei meno strutturati, affinché possano essere messi in condizione di esercitare le proprie funzioni culturali”.

“Rinnoviamo, poi – aggiunge il consigliere – la richiesta che nell’Osservatorio culturale sia data un’attenzione specifica allo spettacolo dal vivo e al comparto cinematografico e audiovisivo che come attestano numerose ricerche locali costituiscono un volano anche per il ritorno economico e la capacità di aggregazione che generano sul territorio”.

Da buon cremasco, Piloni ricorda poi il notevole contributo culturale che Cremona e tutta la sua provincia hanno offerto anche in ambito internazionale: basti pensare ai maestri liutai, al teatro Ponchielli e alla Banca del Suono, il progetto in corso di svolgimento al Museo del Violino che è finito anche sulle pagine d’oltreoceano: “Una crescita che negli ultimi anni è diventata esponenziale e merita un giusto riconoscimento e tutta l’attenzione di Regione Lombardia, soprattutto nell’anno delle celebrazioni leonardesche”.

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