Matteo Piloni/ Gennaio 2, 2020/ Comunicati stampa/ 0 comments

Nonostante penali record, Regione ha scelto di confermare Trenord per altri 10 anni. Lo ritengo un errore gravissimo, che peserà sul futuro dello sviluppo della Lombardia.
La delibera regionale n. 2733 del 23 dicembre 2019 mette nero su bianco il pessimo servizio di Trenord del 2018, definendo cifre da record per quanto riguarda le penali e le soppressioni, superando i 14 milioni di euro, al netto dei bonus erogati per i disservizi, che ammontano a circa 8 milioni di euro.
E nonostante queste cifre, e il perseguire di disservizi, guasti e cancellazioni, nella stessa delibera c’è la scelta di Regione Lombardia di proseguire per altri 10 anni, fino al 2030, il servizio a Trenord.
Una scelta, quella di Regione, che dobbiamo interpretare come definitiva in merito alla non volontà di affrontare il problema del servizio ferroviario regionale attraverso l’indizione di una gara, anche solo per lotti funzionali?
Gara che, a mio avviso, resta l’unica possibilità di prospettiva per invertire la rotta, a meno che la Regione non intenda aprire un confronto con Ferrovie dello Stato, socio al 50% di Trenord.
E’ questa la strada che Regione vuole intraprendere? Se così fosse, sarebbe utile saperlo. D’altronde questa possibilità era stata espressa dal Ministro alle Infrastrutture De Micheli poche settimane fa proprio a Cremona, ma a cui non sono seguite dichiarazioni del Presidente Fontana.
E se così non fosse, dobbiamo desumere da questa delibera che la volontà di Regione, e della Lega, è quella di proseguire con Trenord anche per i prossimi dieci anni, senza affrontare il nodo societario?

Oppure la Lega, e Fontana, hanno in mente di regionalizzare in toto il servizio?

Nel merito della delibera, l’allegato 2 contiene “l’avviso di preinformazione senza indizione di gara“. Quattro pagine in cui sono indicate le informazioni di massima del servizio che s’intende aggiudicare, come ad esempio la quantità e la descrizione dei servizi, la quantificazione economica, gli obiettivi e gli standard di qualità.
Tutte questioni strategiche e fondamentali che avrebbero per lo meno dovuto essere oggetto di confronto e approfondimenti nelle sedi di conferenza del Trasporto pubblico locale e con i pendolari che, ricordiamo, sono coloro che vivono sulla propria pelle il servizio ferroviario.

Decisioni come queste sono strategiche per lo sviluppo della mobilità della Lombardia dei prossimi anni (nuove linee che saranno attivate, Olimpiadi 2026).
Il servizio ferroviario regionale ha bisogno di discontinuità rispetto al passato e alle scelte prese fino a qui.

Nel 2020 sono vent’anni che la Lega governa la Lombardia. E’ evidente che dopo tanti anni non si è più in grado di vedere i problemi, e risolverli. Il nuovo anno non poteva iniziare in maniera peggiore.
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