Matteo Piloni/ Gennaio 28, 2020/ Comunicati stampa, Racconti dal Pirellone/ 0 comments

Sempre preoccupante il livello di Pm10 in Lombardia. Al netto della poca pioggia caduta in queste ore, negli ultimi due giorni a Milano le centraline dell’Arpa hanno registrato valori di particolato tra 96 e 106 microgrammi per metro cubo. Peggio è andata in provincia con un picco di 113 a Pioltello-Limito, 89 a Magenta, 75 a Cassano D’Adda, 67 a Turbigo. Male anche i dati regionali: Pm10 alto nelle provincie di Monza Brianza (87 e 101), Pavia (71 e 74), Como (62), Bergamo (72-73), Brescia (67-72), Cremona (78-89), Lodi (52-79), Mantova (62-81). Leggermente meglio in quelle di Varese (49-68) e Lecco (48-82). L’unica in sicurezza, dal punto di vista dell’inquinamento, è risultata la ‘montana’ Sondrio.

I livelli di Pm 10 hanno superato i limiti di guardia anche in queste ultime 24 ore e le condizioni meteorologiche dei prossimi giorni non aiuteranno a migliorare la situazione. Ma non migliora la situazione neanche l’atteggiamento troppo tranquillizzante dell’assessore regionale all’Ambiente Cattaneo, intervenuto martedì in aula in risposta ad una nostra mozione, per smentire ancora una volta dati che arrivano da fonti attendibili.

 Il cambiamento climatico è una certezza, il problema è complesso e le cause sono diverse: traffico, combustione di biomasse, agricoltura. Ecco perché servono politiche strutturali, di lungo respiro e soprattutto di bacino. Non possiamo più perdere tempo e limitarci a gestire l’emergenza. Ben vengano le misure messe in campo e riproposte per il 2020, ma serve continuità e un approccio più consapevole, che non vuol dire fare demagogia. Speriamo per questo di poter fare, in Commissione, un lavoro di strategia e di politica ambientale vera per quella che deve essere considerata un’emergenza da trattare giorno per giorno.

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