Matteo Piloni/ Marzo 17, 2020/ Comunicati stampa, Racconti dal Pirellone/ 0 comments

Sto ricevendo molti messaggi in merito alla possibilità di utilizzare l’ospedale dismesso di Legnano in alternativa al progetto di realizzare 400 posti di terapia intensiva presso la fiera di Rho.
Ovviamente non ho una risposta chiara, non conoscendo nè l’ospedale di Legnano né il progetto dei posti in fiera.
Ho provato a raccogliere informazioni e mi sono fatto questa idea.
L’ospedale di Legnano e l’ospedale in Fiera non sono alternativi.
Non so se a Legnano possano trovare posto 400 posti di terapia intensiva, come invece vorrebbero fare in Fiera.
Al contrario mi è chiaro che una struttura come quella di Legnano potrebbe essere utilissima per avere posti letto sub-intensivi e posti per i positivi non ancora dimissibili (che non devono andare nelle RSA, come sta provando a fare la Regione!). Così come altre strutture in altri territori.
La questione più importante da tenere presente è che, dopo la nostra provincia (Cremona) e quella di Lodi, i territori più colpiti che stanno registrando una crescita molto alta sono Bergamo e Brescia.
Sarebbe molto importante che i dispositivi di protezione che si trovano, così come i 140 ventilatori in arrivo, siano destinati qui da noi, insieme a medici e infermieri, per sostenere questi territori a far fronte ad un’emergenza quotidiana durissima. Con l’obiettivo di salvare vite.
E se poi arrivassero qui anche parti delle tante e generose donazioni che si leggono sui giornali, e non solo alle strutture private o per la stessa fiera, sarebbe un altro bel segnale di attenzione oltre che di concreto sostegno, e magari utile a creare strutture o utilizzare spazi per posti letto di terapia intensiva.
In ultimo ricordo la necessità di creare una rete di medicina territoriale, cosa che hanno già fatto altre regioni come, ad esempio, il Veneto e l’Emilia-Romagna e come prevede la riforma della sanità lombarda del 2015.
Ma non dopo. Già da subito!
Questo sì che aiuterebbe i nostri ospedali, i pronto soccorso e i cittadini tutti. E non solo per affrontare un’emergenza.

Share this Post

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*