Matteo Piloni/ Aprile 1, 2021/ La settimana in Consiglio/ 0 comments

L’audizione che si è tenuta questa mattina al Pirellone, in commissione Territorio in merito al progetto di completamento del Sistema Idroviario padano-veneto attraverso la costruzione del canale navigabile Pizzighettone-Milano è stata l’occasione, per i consiglieri regionali del Pd Matteo Piloni e Antonella Forattini, di tornare a ribadire l’importanza strategica della navigabilità del fiume Po non solo per i territori direttamente interessati, ma per tutta la Regione Lombardia e il nord Italia.
“All’interno della prima bozza del PNRR non erano previste risorse per la navigabilità fluviale. Un’assenza molti grave che non corrisponde invece agli obiettivi stessi delle risorse del Recovery – sottolineano i consiglieri – Questa deve essere l’occasione per rinsaldare lo sforzo bipartisan e farle inserire nel prossimo piano per portare avanti il progetto dell’idrovia padano-veneta e la navigabilità, 365 giorni all’anno, delle merci sul fiume Po, proprio come richiesto dal nostro ordine del giorno al bilancio dello scorso dicembre che tanto aveva fatto discutere e che era comunque stato approvato: attuare il progetto di regimazione per renderlo navigabile 365 giorni l’anno, attraverso la sistemazione a corrente libera tra Cremona e la foce del Mincio, e sfruttando le potenzialità del porto fluviale di Cremona”.
“Con quel documento ci interessava far ripartire la discussione sull’occasione irripetibile del Recovery Fund – aggiungono i consiglieri – infatti sono seguite diverse interlocuzioni tra Regione Lombardia, Aipo e le Autorità di Bacino”.
“Per dovere di chiarezza, l’ordine del giorno parlava di di sistemazione con regimazione o bacinizzazione, in quanto riprendeva gli accordi tra l’allora Provincia di Crenona e Regione Lombardia inseriti nell’accordo quadro territoriale per lo sviluppo (Aqst). Un’ipotesi del tutto superata in questi anni grazie agli studi e a un progetto di Aipo, che prevede appunto la corrente libera e che risulta molto più funzionale e più rispettosa dell’ecosistema del nostro fiume e, anche per questo, sostenuta dai sindaci del territorio”.
“L’audizione di oggi aggiunge un altro tassello su cui concentrare e far convergere tutte le forze perché dobbiamo potenziare il collegamento tra Cremona e Foce Mincio sfruttando le potenzialità del porto di Cremona. Se ne parla da anni, ma se non si riesce ora, non si riuscirà mai più – concludono Piloni e Forattini – Questa è un’occasione troppo importante non solo per il territorio ma per tutta la Regione Lombardia e per tutto il nord del nostro paese. Ci auguriamo che ciascuno faccia la propria parte”.

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