Mentre Trenord risponde all’attacco dei pendolari con un lungo testo in difesa dell’operato della società e la Regione Lombardia tace, questa mattina, dati e fatti alla mano, ho presentato l’ennesima interrogazione alla giunta lombarda.


Sono infatti molti i disservizi che si ripetono ormai da tempo su queste linee, rendendo insostenibili le condizioni di viaggio, già critiche, degli utenti del servizio ferroviario e pregiudicando seriamente lo sviluppo della mobilità sostenibile in Regione Lombardia.

Un esempio: il treno soppresso per la linea Cremona-Crema-Treviglio viene conteggiato SOLO se viene cancellato per la tratta intera, se invece parte da Cremona e si ferma a Castelleone, non viene conteggiato come cancellazione, anche se per i pendolari di Crema o di Caravaggio risulta un disservizio che non viene calcolato da Trenord.
Definire poi ‘sedicenti’ i rappresentanti dei pendolari che sono previsti dalla legge è quanto meno una caduta di stile, anche molto imbarazzante.
