Matteo Piloni/ Luglio 20, 2022/ Politica del territorio e sul territorio/ 0 comments

Lo scorso lunedì la giunta regionale ha deliberato il programma regionale straordinario degli investimenti nella sanità nell’ambito dell’edilizia sanitaria.

QUI la delibera 6681

6681

Per quanto riguarda i nostri territori sono previsti i seguenti stanziamenti.

Nella delibera sono previsti 1.5 milioni di euro per l’avvio dell’attività di progettazione per il nuovo Ospedale, in attuazione del protocollo d’intesa sottoscritto nel dicembre 2021. Un passaggio importante che, di fatto, vede concretizzarsi il percorso di costruzione del nuovo ospedale, la cui progettazione è in capo all’Asst di Cremona.

Per quanto riguarda l’Oglio PO, vengono stanziati sempre 1.5 milòioni di euro per incrementare la sicurezza antincendio, e nello specifico gli adeguamenti degli impianti IRAI (rivelazione ed allarme incendio) ed EVAC (Emergency Voice and Communication).

Per quanto riguarda l’Asst di Crema, la delibera comprende 1.5 milioni di euro per l’adeguamento sismico della piastra emergenza e urgenza (pronto soccorso). Intervento finanziabile che è stato però rinviato in attesa della documentazione tecnica sulla vulnerabilità sismica.

In ultimo, sempre su Crema, la delibera contiene la realizzazione della nuova palazzina per la Riabilitazione Psichica Integrata, da destinare alla nuova sede UONPIA (Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza) e Comunità Riabilitativa ad Alta Assistenza (CRA), per un importo di 4.850.000 euro. Progetto inserito nell’ambito dei “progetti strategici territoriali”. Un intervento molto importante per rispondere alle forte criticità di spazi dell’attività della psichiatria infantile che, con questa palazzina, troverebbe spazio all’interno dell’attuale area dell’ospedale maggiore di Crema.

Un solo appunto a proposito: la soluzione migliore, come detto più volte, sarebbe stata quella di investire queste risorse nel recupero dell’immobile dell’ex tribunale, adiacente all’Ospedale, proprio per inserire i servizi di neuropsichiatria, la casa di comunità e non solo. La giunta regionale, nonostante le rassicurazioni verbali del presidente Fontana in visita a Crema in due occasioni, ha invece deciso di investire 1.450.000 euro dei soldi del PNRR per la realizzazione della casa di comunità nella sede di via Gramsci, nonostante tutte le oggettive criticità logistiche sollevate, a partire dalle difficoltà di parcheggio, e di destinare circa 5 milioni di euro di risorse proprie per una nuova palazzina.

La somma (6.3 milioni di euro) si avvicina molto alla cifra ipotizzata per il recupero dell’ex tribunale (8.250mila euro secondo il progetto deliberato nel 2017, senza contare dei risparmi che sarebbero stati ottenuti dal venire meno degli attuali affitti che l’asst paga). una differenza di circa 2 milioni di euro che per bla Regione non sono certo una cifra impossibile, anzi. E che non sono i 10′ milioni che la Regione ha sostenuto di dover spendere, per i quali ho fatto una richiesta agli atti senza mai ottenere risposta. Mentre sulle giustificazione di mancanza di idoneità di eventuali spazi, non si comprende come l’ex tribunale sia idoneo come centro vaccinale, ma da scartare come Casa della Comunità o quale altro presidio di potenziamento dell’Ospedale di Crema. E’ bene ricordare, infine, che ad oggi il Comune di Crema ha speso 300 mila euro di risorse proprie (al netto degli importanti contributi dell’associazione insieme per Cremona e dell’azienda delle farmacie comunali) per l’allestimento del centro, confermato fino a fine anno, senza ottenere da Regione ad oggi alcun rimborso. E ha dato inoltre corso alle spese di adeguamento sismico (70 mila euro) conseguenti alla richiesta, sempre di Regione, delle verifiche strutturali necessarie per la realizzazione della casa di comunità.

Non si stratta quindi di mancanza di risorse (la Moratti ha dichiarato che l’operazione ex Tribunale costava troppo!) ma di mancanza di volontà e di una precisa scelta politica. PChe continua ad essere per me sbagliata e incomprensibile! Avremmo potuto recuperare un immobile già esistente e funzionale (il centro vaccinale è lì a vedersi), ma purtroppo non sarà così.

La proposta di realizzazione della nuova palazzina risponde comunque alle esigenze di spazi di alcuni importanti servizi socio sanitari, e per questo va sostenuta, confermando quella necessità da sempre da noi evidenziata per i servizio del nostro ospedale, il nostro territorio e per i cittadini cremaschi.

 

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