Matteo Piloni/ Settembre 5, 2022/ La settimana in Consiglio/ 0 comments

Tra le vittime illustri del caro bollette ci sono anche le case di riposo per anziani e le residenze per disabili.
L’aumento dei costi dell’energia e del gas sono un pericolo per la tenuta dei servizi sociosanitari per queste persone. E se la conseguenza dovesse essere un incremento, inevitabile, delle rette, si creerebbe un ennesimo problema sociale.
Per questo come Gruppo PD Lombardia abbiamo presentato una richiesta che chiede al presidente Fontana e la Giunta regionale “di attivarsi con le risorse del bilancio regionale a sostenere economicamente il Terzo settore e in particolare i servizi sociosanitari per persone anziane o con disabilità nell’affrontare il caro bollette e l’aumento dei prezzi; a farsi portavoce presso il Governo perché nei prossimi provvedimenti a sostegno di imprese e famiglie sia inserito anche il sostegno al Terzo settore e in particolare ai servizi sociosanitari per persone anziane o con disabilità”.
Già con la pandemia queste strutture sono state investite da un aumento dei costi di gestione, che hanno inciso sensibilmente sui bilanci. Ora, la crescita dei prezzi, i rincari energetici, gli effetti della riforma del Terzo settore, le norme fiscali penalizzanti e l’insufficiente adeguamento delle tariffe regionali rischiano di penalizzare ulteriormente gli enti che erogano servizi per persone anziane o con disabilità.
E con l’inverno non potranno certo adeguarsi alla linea che sembra emergere per risparmiare energia.
È impensabile che case di riposo e residenze per disabili abbassino le temperature all’interno delle strutture, vista la tipologia di pazienti che seguono. E ciò determinerà un aumento sensibile delle bollette. Quindi, il mancato adeguato incremento delle quote sanitarie, unitamente ai rincari, metteranno a rischio i bilanci degli enti e dei servizi che erogano, fondamentali per la popolazione.
Per questo è indispensabile che anche la Regione provveda con risorse proprie, così come è accaduto durante la pandemia, a sostenere il Terzo settore e in particolare i servizi dedicati ad anziani e disabili. Non si possono lasciare sole queste realtà ad affrontare la tempesta.
In provincia di Cremona c’è una Rsa ogni tre comuni. Sia Uneba che Arsac (associazioni che rappresentano le Rsa, la seconda che le rappresenta in provincia di Cremona) hanno più volte rivolto appelli a Governo e a Regione affinché vengano adottate le misure necessarie a contenere i costi del gas e dell’energia elettrica nelle strutture sociosanitarie no profit. Ad oggi da Regione Lombardia non c’è stata alcuna risposta.
Con la nostra iniziativa vogliamo, ancora una volta, portare in Regione queste richieste e chiedere alla giunta regionale di intervenire!
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