Matteo Piloni/ Ottobre 16, 2019/ Comunicati stampa/ 0 comments

“La Giornata Mondiale dell’Alimentazione è l’occasione per rimettere al centro l’agricoltura ed il ruolo che può svolgere nella riduzione dello spreco alimentare e nella promozione di un’alimentazione sana e nutriente per tutti”.

Lo dice il consigliere Matteo Piloni, capogruppo Pd in commissione Agricoltura, nella giornata che il 16 ottobre di ogni anno l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, la FAO, celebra per commemorare la sua fondazione nel 1945.

“La sfida vera, oggi, è rendere facilmente accessibile a tutti una alimentazione sana e nutriente, ma deve cambiare il nostro modo di produrre, fornire e consumare il cibo, dalla fattoria alla tavola. I nostri sistemi alimentari – spiega Piloni – sono tuttora incentrati sulle colture intensive. Al momento facciamo affidamento soltanto su tre colture – frumento, mais e riso – per fornire quasi il 50% dell’apporto energetico alimentare globale. La varietà dei cibi è invece fondamentale per garantire una dieta sana e tutelare l’ambiente”.

Come gruppo PD, in Consiglio regionale, chiederemo di riportare l’attenzione in commissione Agricoltura sull’importanza di sostenere la diffusione di progetti che favoriscano lo sviluppo di filiere corte di produzione, trasformazione, distribuzione e consumo di cibo, oltre che l’utilizzo sostenibile delle risorse in termini di consumi idrici ed energetici”.

Con quali obiettivi? “Favorire la riduzione delle perdite e degli sprechi alimentari – spiega Piloni – dal raccolto alla distribuzione, gestire le risorse naturali in modo sostenibile ed efficiente, tenendo in debita considerazione gli effetti dei cambiamenti climatici e rafforzare il valore dell’agrobiodiversità, si pensi soltanto che nel corso della storia sono state coltivate oltre 6mila piante a fini alimentari e oggi sono soltanto nove le specie che rappresentano il 66% della produzione totale”.

“Per un mondo famezero, dice lo slogan di questa giornata, le nostre azioni sono il nostro futuro – conclude Piloni – quindi non resta che rimboccarci le maniche. E in fretta”.

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